Osteoporosi e problemi dentali: cosa bisogna sapere

Fotografia di signora di mezza età

È molto frequente che le donne in età post-menopausale soffrano di una deficienza di calcio a livello delle ossa, sopratutto riferita a femori e colonna vertebrale. Il deficit di calcio, chiamato osteopenia nei casi più lievi e osteoporosi nei casi più gravi, viene trattato normalmente con l’assunzione di calcio, di vitamina D e di bifosfonati. Questi ultimi sono sostanze che aiutano a fissare il calcio a livello osseo, allo scopo di dare allo stesso una maggiore consistenza. Tuttavia queste sostanze possono causare degli effetti collaterali, anche di rilevante entità.

L’osteonecrosi: cosa è, come si presenta

È stato osservato che l’assunzione di bifosfonati da parte di soggetti sottoposti ad interventi chirurgici nel cavo orale, come ad esempio un intervento di implantologia o una semplice estrazione dentale, può causare in alcuni casi fenomeni di osteonecrosi.

L’osteonecrosi è una perdita di osso causata dalla morte delle cellule ossee, che determina una lacuna ossea esposta. Tale lacuna guarisce molto difficilmente, ed anche in caso di guarigione rimane comunque un difetto osseo o un’erosione con perdita di sostanza ossea irreversibile. L’osteonecrosi è quindi una condizione clinica di una certa gravità che si manifesta a carico della zona ossea trattata, per la mancata diffusione di sangue nell’area stessa. Si manifesta normalmente con le seguenti caratteristiche:

  • una esposizione e una erosione dell’osso;
  • il danneggiamento dei tessuti molli vicini;
  • notevole difficoltà di guarigione della ferita.

Per questi motivi, prima di qualsiasi intervento di chirurgia nel cavo orale, anche in occasione di una semplice estrazione, è importantissimo che coloro i quali fanno uso di bifosfonati da lungo tempo, comunichino al dentista il tipo di farmaco assunto e da quanto tempo lo assumono. In questi casi è necessario, oltre a sospendere il farmaco per almeno sei mesi, eseguire anche un trattamento terapeutico preventivo assumendo antibiotici nonchè dei colluttori a base di clorexidina. In ogni caso, come è ovvio,  è necessario seguire una scrupolosa igiene orale.